Prendiamo come spunto la romantica immagine, tratta dagli archivi del Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento, che raffigura una fase dell'edizione 1937 della Coppa Leonida Bissolati, una classica dell'epoca assieme alla traversata di Roma a nuoto, per ammirare un bellissimo stralcio di una Roma assolutamente sparita. In cui, in mezzo a Lungotevere Flaminio (i palazzi dell'epoca sono praticamente gli stessi di oggi, ottanta anni dopo) compare la casina del Circolo Canottieri Lazio. Ideato, pensato e voluto da Olindo Bitetti, uno dei Totem della Lazialità, nei primi anni Venti, come è noto. Poi graduamente diventato uno dei ritrovi della Lazialità (nonostante qualche, peraltro rumoroso, socio di colori opposti e, soprattutto diversi). Erano i tempi, quelli, in cui il Tevere, navigabile e non solo - a differenza, purtroppo, dei giorni nostri - sembrava davvero piu' vicino ai Romani ed alla città. Ed in cui gli atleti della Lazio alimentavano la loro leggenda. G.Bic.