Che fosse uno che, su un campo da hockey, ci sa fare era ampiamente risaputo ma, sinceramente, Bruno Stellato è andato anche oltre ogni più rosea aspettativa. Difensore dalle grandi qualità tecniche unisce all’illuminante visione di gioco anche una incredibile abilità nella realizzazione di un colpo fondamentale dell’hockey: il tiro corto.
Il tiro corto, quando viene concesso, rappresenta una formidabile opportunità per realizzare una rete perché il tiratore può effettuare il tiro direttamente verso il portiere. Ma non è un tiro semplice perché a disturbarlo, oltre il portiere, ci sono anche quattro difensori che, partendo dalla propria linea di porta, devono cercare d’intercettare, ovviamente con il bastone, il tiro dell’attaccante.
Ebbene, questa particolare dote, ha fruttato alla Lazio la bellezza di quattordici reti e a Bruno la carica di capocannoniere del girone B della Serie A1.
Per Bruno sono state ben undici i gol realizzati direttamente su tiro corto, mentre due gol sono arrivati sull’esecuzione di tiri da rigore ed uno su azione.
Il difensore argentino, fisicamente molto dotato, è uno dei giocatori più intelligenti che abbiano mai giocato nella Lazio Hockey. Sa sempre cosa fare e dove piazzarsi per farsi trovare pronto è sempre concentrato ed è, soprattutto, uno degli atleti più corretti e sportivi che si siano mai visti.
Insieme ai nuovi innesti, Manuel Silvetti e Tomas Gonzales, argentini anche loro, ha fornito alla Lazio un supporto importante per la conquista dell’Élite e di questo non possiamo che ringraziarlo.
(si ringrazia la Lazio Hockey su prato)