E' iniziata a Belluno - con la dodicesima edizione della Dolomiti Cup di precisione in atterraggio - la stagione agonistica della Lazio Paracadutismo. Due i nostri atleti impegnati in Veneto: Giuseppe Tresoldi e Giorgio Squadrone, al loro esordio con l'Aquila sul petto dopo un passato nel Centro Sportivo dell'Esercito, vincendo 7 titoli mondiali di squadra in due e un mondiale individuale (con Tresoldi).
In realtà la stagione era già scattata il 7 maggio scorso presso l'Aeroporto di Fano, teatro del record italiano di "sequencial head down": erano presenti i piu' forti paracadutisti italiani di questa disciplina di volo di formazione verticale.
Per la S.S.Lazio Paracadutismo erano presenti Leonardo Elia e Marco Santapaola, entrambi già facenti parte dello storico team Aerodisaster, atleti biancocelesti già nel 2016, tornati poi nella nostra squadra nella stagione appena iniziata.
Sono stati conseguiti due record: il primo con una formazione a 17 elementi, con due formazioni differenti ma formatesi poi in sequenza, il secondo - piu' importante - con una formazione, sempre di 17 elementi, con tre figure in formazione eseguite in successione.
Ci sono voluti ben 10 salti per realizzare questi due records. L'aereo utilizzato come supporto era lo storico "Skyvan", capace di trasportare ventiquattro persone con porta assiale che facilita notevolmente l'uscita in massa, in breve tempo, con una quota di lancio da 4200 metri.
A luglio, mica sazi, si continuerà, con il tentativo dei nostri di conseguire il record di formazione in sequenza in volo "head up".
(si ringrazia Lino Della Corte e la Lazio Paracadutismo)