Una Lazio lontana, per molti sconosciuta o dimenticata. Una società in perenni difficoltà economiche, una squadra in bilico tra Serie A e B. Ma in quella Lazio governata dall'istrionico Juan Carlos Lorenzo c'erano i germi della leggendaria banda di "pazzi" che qualche tempo dopo avrebbe conquistato il calcio italiano agli ordini di Tommaso Maestrelli.
C'erano i giovani Chinaglia e Wilson, appena arrivati dall'Internapoli, c'era la stella Ferruccio Mazzola, leader inquieto della Lazio anni Sessanta, c'erano nobili mestieranti come Morrone, Governato e Marchesi. E c'era una divisa particolare, di colore Blu Royal, che dava a quella squadra un irripetibile tocco british. Il libro racconta tre stagioni: 1969-70, quando una Lazio neopromossa riuscì sorprendentemente ad agganciare l'ottavo posto in classifica; 1970-71, annata segnata da polemiche e sfortuna, terminata con un'amara retrocessione; 1971-72, quando Maestrelli iniziò a creare, risalendo in Serie A, quel gruppo meraviglioso che, nel '74, avrebbe conquistato il primo, indimenticabile, romantico scudetto...