La nostra storia
Il presidente Simone Santi ha alle spalle una solida tradizione cestistica di famiglia tra nonno, padre, zii, fratelli e cugini tutti legati ineluttabilmente al nome della Lazio Basket (facente oggi parte della più grande Polisportiva Lazio); una società che aveva raggiunto gli apici verso la fine degli anni ’70 (con Jeelani a far entusiasmare le folle, portandola dalla A2 in A1) per poi avere una continua decadenza culminata con il fallimento nel 2006.Santi e il resto della famiglia decidono di rifondarla nel 2007 e da allora il nome della Lazio è ritornato a circolare prepotentemente nel panorama cestistico regionale e non solo.
La Lazio Basket intende restituire quello che questo sport ha dato alla famiglia Santi e per questo prende vita il Progetto Colors che vede in questi anni realizzarsi ben 12 centri di reclutamento, di cui 10 nel Lazio e nella città di Roma (Corviale, Laurentino38, Ariccia, Civitavecchia, Ladispoli e altri) 600 ragazzi di 27 nazionalità diverse, dagli 8 ai 13 anni che giocano – gratis -, si confrontano e forse avranno una possibilità in più di una vita migliore attraverso il basket.Un progetto che vedrà protagonista anche Abdul Jeelani, recuperato alla vita, nel ruolo di coordinatore-istruttore, a partire dal mese di settembre 2011.
Santi ha allestito un team di professionisti: 30 persone di cui 15 istruttori (tutti qualificati) e una psicologa, con un investimento annuo di 300.000 euro. Un badget notevole che deriva in parte dalle sue stesse aziende e in parte dalle grandi aziende per le quali offre le sue consulenze. (CSR Responsabilità Sociale di Impresa).Nel 2009 il progetto è stato esteso (e non poteva essere diversamente..) anche al Mozambico (orfanotrofio di Zimpeto - Maputo e Pemba). Oggi giocano a basket con l’aquila sul petto in Africa quasi 400 atleti e una ragazza ha avuto una borsa di studio dalla WNBA per studiare e giocare in un college degli USA.I Finanziamenti arrivano anche grazie all’iniziativa: “Adotta un giocatore” che prevede che chiunque possa adottare cestisticamente le spese di questi ragazzini meno fortunati con una modica cifra: 60 euro, che permettono di comprare tutto il necessario per svolgere l’attività. Addirittura si può adottare un intero quintetto (300 euro) oppure un intero centro (dai 2500 ai 5000 euro). Molti giocatori della Lazio Calcio hanno aderito a questa iniziativa.
L’attività agonistica per ora prevede il coinvolgimento di giocatori giovani che insieme a “vecchi” amici vogliono calcare i campi della nostra regione con lo spirito di chi ancora crede nel valore socializzante della pallcanestro.
La ricerca di nuovi spazi disponibili permetterà di continuare l’attività iniziata con i valori che hanno sempre contraddistinto le azioni di questi anni.