Il sesto posto conquistato nella stagione 1951-1952 rappresenta ancora oggi il miglior piazzamento ottenuto dalla Società. Tra le fila di quella squadra, personaggi che avrebbero segnato il futuro della sezione, rimanendo per anni nella Dirigenza. Tra questi Gian Chiarion Casoni. La stagione 1952 – 1953 rappresenta il primo scioglimento per la società biancoceleste che retrocesse e perse molti dei suoi fondatori. Soltanto nel 1958 Gianni Turella propose a Gian Casoni la prima rifondazione della Lazio Pallavolo. Marsicola tornò alla presidenza con Giovanni Capobianco, Gian Casoni divenne vice presidente e Turella allenatore/giocatore. Stavolta si ripartì dalla serie B rilevando il titolo della Kratos. La promozione sfumò per un soffio. Il 1963 rappresenta un anno molto importante nella storia della società in quanto l’arrivo dei fratelli Pietro (allenatore nel 1963 e dirigente poi), Giuseppe e Gianni Arrigo portò alla Lazio nuove leve, provenienti dal Liceo Tasso. Il bacino d’utenza creato dalle Scuole diverrà per la Società elemento via via sempre più importante. Negli anni, infatti, la storia della Lazio Pallavolo sarà sempre più legata al settore della scuola. Sotto la guida degli Arrigo, inoltre, la Lazio conoscerà nuovamente l’emozione di disputare la serie A, cui approderà nella stagione 1968-1969. Ancora una volta, però, la società biancoceleste retrocesse, dovendo questa volta ripartire da un campionato regionale, la serie C, per via della fusione con la Canottieri Roma, avvenuta per motivi di ordine economico-organizzativo. Dopo un’altra promozione in B, due anni dopo, la Lazio Pallavolo venne comprata dal Cus Roma che, negli anni 1975/1976 e 1976/1977, gareggiò nel torneo cadetto con il titolo biancoceleste. Nel 1981 la crisi del settore calcistico costrinse Gian Chiarion Casoni ad abbandonare la pallavolo per dedicare tempo ed energie al calcio. Petruccioli, neo presidente, mantenne comunque vivo il titolo sportivo partecipando a campionati minori. Nel 1984, finalmente, qualcosa si smosse. Lidia Calò, insegnante del Liceo Virgilio, appassionata di questo sport, portò alla Lazio un nutrito gruppo di atleti ed atlete. In qualità di allenatore della serie C maschile fu ingaggiato Pietro Rosati. Un anno dopo (stagione 1985/1986) la squadra tornò in serie B, rilevando il titolo dell’Ostia.
Nella stagione 1989-1990 l’allenatore fu Fabio Randazzo che guidò la squadra verso una nuova promozione in serie A2.
In questa stagione ci sarà Pampa Ferreira, funambolico schiacciatore brasiliano giunto nella Lazio nella stagione 90/91, insieme allo statunitense Tanner, con la squadra, presieduta allora da Gian Chiaron Casoni, che disputava il campionato di serie A2.
Al termine del primo campionato la squadra biancoceleste fu rilevata dal gruppo Flammini che costruì intorno al bomber di Recife un gruppo in grado di puntare alla promozione in serie A1, obiettivo puntualmente raggiunto grazie alle prodezze del brasiliano che nella stagione 91/92 fu uno dei più prolifici realizzatori del campionato guadagnandosi la convocazione nella nazionale carioca con la quale vinse le Olimpiadi di Barcellona, conquistando la nona medaglia d’oro di un atleta biancoceleste ai Giochi.
La Lazio l’anno successivo decise, colpevolmente, di privarsi del suo alfiere e, nel massimo campionato non riuscì nell’impresa di salvarsi.
Carattere istrionico e generoso legò moltissimo con l’ambiente capitolino dove ha lasciato molti amici. Alla fine del 1992 la società fallì. Risultato: l’attività della sezione volley cessò del tutto.
Dovettero passare quattro anni prima di rivedere le aquile in campo. Alla fine del 1996 la S.S. Lazio Pallavolo venne rilevata dalla famiglia d’Arpino, l’attuale proprietaria. Il presidente Giorgio d’Arpino fece una scommessa: riportare la sezione pallavolo ai massimi livelli ripartendo dal basso. La serie B2 maschile, ottenuta dopo la promozione della stagione nella stagione 2003/2004, rappresenta il fiore all’occhiello di una società che negli anni si è sempre contraddistinta per la professionalità, la serietà e la grande partecipazione nel mondo del volley. In tre anni ben due promozioni dalla serie C alla B1 hanno rappresentato il futuro che avanza. Nella stagione 2003/2004, al termine di una cavalcata lunga e faticosa, è arrivata la tanto sognata e sperata promozione nel massimo campionato cadetto della B1 maschile, disputato l’anno dopo con grande merito e onore, ma non riuscendo ad evitare la retrocessione. Nella stagione 2005/2006 la squadra biancoceleste ha deluso le aspettative mancando la promozione. Gli scarsi risultati hanno spinto il presidente d’Arpino a rifondare la squadra e a porre definitivamente l’accento su un aspetto fondante: la lazialità. Gli iscritti alla Lazio Pallavolo devono sentire il senso di appartenenza alla squadra, riconoscersi nei colori biancocelesti della Lazio Pallavolo. Ciò che, infatti, ha sempre contraddistinto la Lazio e i laziali, negli anni, è il fatto di appartenere a una grande famiglia, che si ispira a un nobile ideale e che porta alti i valori della cultura nello sport e dello sport, in Italia e nel mondo, da oltre cento anni. Con queste premesse la Lazio ha raggiunto la meritata promozione in serie B1: dopo un cammino esaltante nella prima parte di campionato, con i biancocelesti saldamente al comando, la Lazio si è smarrita nel girone di ritorno e, scavalcata dai sardi del Deledda Quartu, ha dovuto giocarsi la promozione ai play off. Sconfitta dal Falconara, al primo turno, la squadra di d’Arpino è riuscita a realizzare il sogno promozione contro Spoleto. Completamente rinnovata, a cominciare dal nuovo coach Giuseppe Corradini, è chiamata ad affrontare, nell’anno 2007/2008, l’insidioso campionato di serie B1 che annovera, tra le maggiori novità, le cinque retrocessioni obbligate dalla nuova normativa sugli organici dei campionati nazionali. Con la sostituzione in corsa del coach Corradini con il giovane Stefano de Sisto, è riuscita a mantenere il diritto di B1. Nell’anno 2008/2009, in seguito all’assorbimento della Praeneste Volley, a testimonianza della volontà di creare il polo pallavolistico di primo livello per Roma e Provincia, la Lazio ha deciso di cedere il diritto di B1 maschile per potersi schierare ai nastri di partenza della nuova stagione agonistica con la serie B2 maschile e femminile. Dopo aver mantenuto, con un finale strepitoso il titolo femminile e la B1 maschile centra la promozione e la società decide di puntare sulla collaborazione con altre società per poter assicurare la continuazione del progetto tecnico in atto sul territorio. La stagione si chiude con la retrocessione in B2 maschile, campionato in cui la società biancoceleste milita per altri due anni, per poi approdare dal 2012 nel campionato di serie C maschile.
Oggi la S.S. Lazio Pallavolo ha 5 squadre maschili (Serie C, Under 19, Under 14, Under 13, Under 12) e 6 squadre femminili (I divisione, Under 16 A, Under 16 B, Under 13A , Under 13B, Under 12) e corsi di Minivolley. Tutte le squadre partecipano ai campionati indetti dalla Federazione Italiana Pallavolo o al campionato ACSI. Ogni squadra è composta mediamente da 13 - 15 atleti per un totale di circa 180 iscritti, tutti regolarmente tesserati con la Federazione Italiana Pallavolo o ACSI.
(MANCA UNA PARTE SUL PAMPA FERREIRA)
Anno di Fondazione: 1951
Presidente: Giorgio d’arpino
Sede legale: Via Gabriele Camozzi 6/8
Sede attività Sportive: Via Gabriele Camozzi 6/8 – Via Cassiodoro 2/B
RECAPITI:
Telefono: +39 351 5074050 - +39 351 5600578
Mail: info@sslaziopallavolo.it
Facebook: www.facebook.com/sslaziopallavolo1951
Sito internet: www.sslaziopallavolo.it
PALMARES
PLAMARES GIOVANILI:
Under 17 maschile Titolo regionale 2014
ROSA ATTUALE:
Carosini Alessandro
Catanzaro Francesco
Cespa Francesco
Claudi Massimo
D'Angeli Francesco
De Luca Niccolò
Del Mastro Andrea
Dvojkovic Luca
Macchi Gabriele
Mastracchi Riccardo
Polisena Marco
Ragonesi Stefano
Rampino Federico
Tomasso Marco
Valenti Simone
All. Di Vanno Arianna
Vice allenatore Zavagnini Matteo
Dirigente Accompagnatore D'Arpino Giorgio
Dirigente addetto all'arbitro Oliva Collaretti
Medico sociale Verna Roberto
CONSIGLIO DIRETTIVO:
Giorgio D’Arpino, Chiara D’Arpino, Roberto Verna, Bruno Masci, Simone Pasquali, Oliva Collaretti, Alessandro Cis